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         SINGOLARITÀ 
          NELLA STORIA DEI RECORDMONDIALI DI ALCUNE SPECIALITÀ
   
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Massa Lombarda, 8 Febbraio 2000 
Facendo un paragone, neanche tanto ardito, tra 
  l'evoluzione dei record dell'atletica e l'evoluzione delle specie viventi sulla 
  terra, il salto di Beamon e i 400 di Evans sono paragonabili al verificarsi 
  di una singolarità capace di imprimere una svolta decisiva nel corso 
  dell’evoluzione di una specie (Teoria degli equilibri punteggiati). Sono stati 
  infatti eventi irripetibili. Cosa sarebbe stato se questi eventi non 
  si fossero verificati è mostrato nelle tabelle della pagina precedente.
Per gli altri record famosi di Messico '68 invece 
  il discorso è diverso:
   
  
- I 100 metri di Jim Hines, misurati con il cronometraggio manuale 
    (che all’epoca era quello ufficiale), valevano "9.9". Ebbene: furono solo 
    il quarto "9.9" di quell’anno, di cui uno tra gli altri tre fu fatto dallo 
    stesso Hines. Quindi nella classifica mondiale del 1968 Hines risultò 
    primo a pari merito con altri due atleti (Charles Greene e Ray Smith). Nel 
    1972 venne ufficializzato il cronometraggio elettrico. Venne opportunamente 
    deciso di aprire una lista dei record separata da quella già esistente 
    per i tempi manuali perché i tempi elettrici non sono confrontabili. 
    Ancora oggi per tutte le distanze fino ai 400 metri le liste dei tempi elettrici 
    sono separate dalle liste dei tempi manuali. C'è un'altra regola che 
    viene seguita quando si apre una nuova lista dei record: il record iniziale 
    è il miglior risultato ottenuto prima dell'apertura della lista 
    stessa. È solo in base a questo principio la lista comincia dal 9.95 
    di Jim Hines.
 
  
- I 200 metri di Tommie Smith (19.83) furono l’impresa di un 
    atleta eccezionale, ma vennero quasi eguagliati in altura già dopo 
    tre anni da Donald Quarrie (19.86). Il tempo di Borzov alle Olimpiadi di Monaco 
    di Baviera (non in altura) fu 20.00. 19.83 fu ufficializzato come record elettrico 
    solo nel 1972 perché era la migliore prestazione mondiale ante 1972. 
    Senza l’aiuto dell’aria rarefatta né Smith né Quarrie avrebbero 
    fatto meglio di Borzov. 
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